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05/09/2018Antifurto Zona Quartiere Feltre Milano
Siete di Zona Quartiere Feltre Milano e state pensando di attrezzare casa con un sistema di allarme? Avete subito un furto in casa e non volete ripetere l’esperienza? In un caso o nell’altro il servizio Antifurto Zona Quartiere Feltre Milano del Gruppo WR ha delle soluzioni interessanti per voi, ma prima…
Antifurto Zona Quartiere Feltre Milano, come sceglierlo!
Il mercato offre una vasta scelta di modelli, ma come si fa a scegliere il servizio antifurto Zona Quartiere Feltre Milano giusto per la propria casa? Il Gruppo WR vanta un’esperienza di vent’anni nel settore e mette a vostra disposizione questo vademecum per aiutarvi a scegliere in base alle vostre esigenze. Il nostro scopo non è trasformarvi in un tecnico degli allarmi ma darvi quelle informazioni utili a capire quel tanto che basta per capire quello che state acquistando senza rimanere scottati!
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Una scelta consapevole!
Prima di tutto bisogna essere consapevoli che l’allarme si adatta alla vostra casa e non viceversa. Esistono alcuni parametri per antifurto Zona Quartiere Feltre Milano che sono imprescindibili e che ora analizzeremo.
Dove abitate?
Abitare in campagna in una zona tranquilla, con una percentuale di furti molto bassa è totalmente differente da abitare in città dove le statistiche sui furti sono molto più alte. Altra cosa importante è la tipologia di abitazione, abitate in una casa indipendente, o in un condominio? Se abitate in un condominio siete al primo piano o all piano rialzato o all’ultimo piano? Esistono strutture che potrebbero facilitare l’ingresso di un ladro in casa? La zona in cui vivete ha strade trafficate e ben illuminate?
Volumetria della casa?
Un altro parametro da considerare per installare l’allarme è la volumetria della casa, quanti metri cubi si devono proteggere? In funzione delle dimensioni possono essere indicati o preferibili alcuni modelli di sensori piuttosto che altri.
Quante finestre e porte devono essere protette?
Il numero di finestre e porte presenti in casa, sono i possibili varchi per i malintenzionati. Però attenzione anche qui va considerato attentamente la probabilità d’ingresso. Se abitate nei piani centrali di una palazzina quali sono le probabilità d’accesso di un eventuale malintenzionato? Che distanza c’è tra le finestre e la porta centrale? Questo parametro è importante perché potrebbe incidere sulla tipologia di allarme da installare (filare o wireless).
Questi aspetti sono sempre da valutare per scegliere un impianto adeguato alle vostre esigenze. Un tecnico professionale, anche con le giuste strumentazioni, può farlo con un semplice sopralluogo.
Impianto filare o wireless?
La differenza tra impianti filari o wireless è importante e legata ad alcune valutazioni di cui abbiamo parlato precedentemente e ad altre che vediamo ora.
Se possibile, un impianto filare è sempre preferibile perché il segnale è pulito e senza distorsioni. Essendo collegato direttamente all’impianto elettrico della casa, risulta meno vulnerabile rispetto a quelli wireless. Purtroppo se la casa è abitata potrebbe non esserci lo spazio, nei cassetti di derivazioni dell’impianto elettrico, per cablare i fili. In certi casi poi i fili dell’impianto d’allarme possono causare disturbi all’impianto elettrico. Viceversa su un appartamento in cui state facendo dei lavori per andare ad abitare, anche se non prevedete immediatamente l’installazione di un impianto d’allarme, far predisporre dei tubi vuoti vi consente in futuro di installare un impianto filare.
Gli impianti wireless, che sono una frequente scelta per motivi di convenienza o di necessità, sono di ottima qualità ma è fondamentale far eseguire un test del campo radio per verificare che i sensori ricevono correttamente il segnale, da tutte le posizioni dislocate in casa. Muri troppo spessi o disturbi elettromagnetici possono inficiare la funzionalità dell’impianto e accorgersene a impianto ultimato non è conveniente.
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Antifurto Zona Quartiere Feltre Milano, com’è composto un impianto d’allarme?
Un impianto antifurto è un insieme di componenti interconnessi tra loro, ora illustreremo brevemente i dispositivi che compongono un impianto antifurto per capirne le caratteristiche e come funzionano.
La Centrale
Rappresenta il cervello dell’intero impianto, gestisce i segnali provenienti da ciascun componente dell’impianto. Una volta ultimato l’impianto può essere programmata per assecondare le nostre richieste. Viene alimentata dalla rete elettrica ed è sempre fornita con una batteria indipendente che ne garantisce il funzionamento in caso di interruzione (casuale o dolosa) dell’elettricità. Possono essere dotate di un combinatore telefonico GSM, in grado di inoltrare messaggi o telefonate registrate a numeri preselezionati.
Tastiere e telecomandi
Consentono di attivare e disattivare (mediante codici personali) l’impianto in modo completo o parziale. Recentemente grazie agli Smartphone e ad Applicazioni specifiche vengono riprodotte sul cellulare delle tastiere virtuali che permettono di inviare alla centrale un comando anche da remoto utilizzando una connessione internet.
Sensori
I rivelatori o sensori sono “gli occhi e le mani” del sistema di allarme. Grazie a loro vengono rilevate e segnalate alla centrale le intrusioni.
Esistono vari tipi di sensori:
- Perimetrali. Servono per proteggere gli ingressi e le vie di comunicazione con l’esterno.
- Di movimento. Rilevano il passaggio di persone e creano delle barriere invisibili sulle finestre.
- Per tapparelle. Rilevano i movimenti verso l’alto o verso il basso delle tapparelle:
- Sismici e Rottura vetri. Rilevano i tentativi di scasso con martellate, trapani, colpi e urti in genere.
- Protezione esterna. Rilevano l’intrusione all’esterno della proprietà proteggendo (giardino, terrazzi, balconi), prima che l’intruso entri nella vostra abitazione.
- Salvavita. Rilevano e segnalano tempestivamente eventuali situazioni di pericolo. Presenza di fumo o monossido di carbonio, fughe di gas (GPL e metano), oppure allagamenti causati da perdite d’acqua.
La tecnologia su cui si basano questi sensori può essere:
- A infrarossi di tipo attivo/ passivo.
- Gli Attivi sono composti da un ricevitore passivo e un trasmettitore attivo. Sono adatti a proteggere varchi aperti come finestre o archi senza infissi.
- I passivi detti IR, sono costituiti da un solo involucro con un sensore a infrarossi molto sensibile alla temperatura delle persone.
- A microonde attive. Sono sensori perimetrali chiamati “radar” costituiti da un solo involucro che contiene un’antenna e un modulo ricetrasmettitore. Percepiscono persone e oggetti in base alla variazione di microonde.
- A doppia tecnologia. Utilizzano l’accoppiamento di due tecnologie, infrarossi passivi IR e microonde MW. È un’ottima soluzione ai fini di limitare gli errori e quindi i falsi allarmi.
- A tripla / quadrupla tecnologia. Sono composti da due sensori infrarossi passivi e uno a microonde oppure due infrarossi e due microonde, riuniti in un unico involucro. L’obiettivo è sempre quello di ridurre i falsi allarme.
Sirene antifurto
Le sirene, che possono essere interne o esterne, segnalano acusticamente e visivamente una situazione di pericolo, una violazione o un anomalia rilevata dal sistema. La segnalazione può essere di tipo acustico con l’emissione di un forte segnale sonoro oppure ottico con il lampeggiamento di luci o una combinazione tra le due.
Comunicatore GSM
Questa componente rende indipendente, dalla rete telefonica domestica, la centralina; al fine di poter effettuare indipendentemente da essa chiamate o sms. È possibile quindi comporre in automatico uno o più numeri di telefono per comunicare al proprietario o ai familiari o ancora a una stazione di vigilanza l’evento di allarme.
Speriamo che il “breve” vademecum che vi abbiamo preparato serva a dipanare alcuni dubbi.
Il servizio Antifurto Zona Quartiere Feltre Milano, del Gruppo WR è a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti o per effettuare un sopralluogo presso la vostra abitazione per verificare, senza impegno, le vostre esigenze.